Mearas

"Sussurrò una parola a Ombromanto, e come una saetta dall’arco il grande destriero sfrecciò via. Guardavano ancora, e lui era già scomparso: un lampo d’argento nel tramonto,un vento sull’erba, un’ombra fuggente dileguatasi."


Tutti i cavalli di Arda furono creati a somiglianza di Nahar, il cavallo bianco di Oromë il Vala. Col tempo i cavalli si divisero in molte razze, diverse a seconda delle regioni della Terra di Mezzo dove vivevano. Esiste però una razza molto particolare di questi animali e si dice che siano i veri discendenti di Nahar: sono i Mearas, i "Principi dei Cavalli", bellissimi e quasi magici. Il loro manto è bianco o color argento, le loro criniera folta e fiera. Sebbene non abbiano il dono della parola, essi capiscono perlomeno la lingua degli Uomini e degli Elfi. In rispetto al loro spirito libero, essi non vengono sellati o imbrigliati poiché obbediscono solamente ai comandi del proprio cavaliere. Alcuni storici tra i Rohirrim sostengono che il primo Mearas giunse tra gli Uomini del Rhovanion, ma in verità non si può essere certi sulla datazione della loro origine, anche se leggende raccontano sia stato proprio Oromë a condurli da Valinor in tempi remoti. Certo è che fanno il loro ingresso nelle cronache della Terra di Mezzo solamente nel 2501 della Terza Era, quando Léod, signore degli Éothéod, padri dei Rohirrim, morì cercando di domarne uno. Eorl, il figlio di Léod, riuscì invece a vincere la resistenza del fiero animale cui diede il nome di Felaróf, Signore dei Cavalli, stabilendo che solo la casa del re avrebbe potuto cavalcarli. Ricordiamo anche altri due famosi Mearas: Nevecrino, cavallo di Théoden, e Ombromanto, amico fedele di Gandalf, che fece eccezione per questo insolito cavaliere.


scritto da: nextor