Istari

"Apparvero costoro in guisa di Uomini anziani ma vigorosi, e poco mutavano con gli anni, invecchiando solo lentamente, sebbene a gravi cure si sobbarcassero".


Quasi mille anni dopo l'inizio della Terza Era, i popoli della Terra di Mezzo affrontavano un periodo oscuro della loro storia: i tesori dei Nani venivano dispersi, gli Uomini di Arnor combattevano guerre civili, gli Elfi s'erano rintanati nei propri regni a stento difesi ed a Bosco Atro cominciarono ad allungarsi le ombre degli alberi. Le genti libere percepirono la rovina prossima e la terra stessa parve trattenere il fiato chiudendo gli occhi. E proprio allora, come era stato nel momento di maggior bisogno della Prima Era, l'insperato aiuto giunse dall'Ovest; così gli Istari arrivarono sulla Terra di Mezzo per vegliare su chi aveva atteso il mutare della marea. Erano cinque e furono conosciuti tra le genti con molti nomi, ed a ciascuno era attribuito un colore. Il primo fu Curunír il Bianco, chiamato poi Saruman, e questi era il più saggio e potente fra loro. Venne poi la volta di Mithrandir il Grigio e Radagast il Bruno. Infine giunsero gli Istari blu, che alcune fonti chiamano Alatar e Pallando. In principio nessuno, salvo Cirdan dei Porti, sapeva donde venissero, ed in seguito questi lo rivelò solo ad Elrond e Galadriel, ma tra gli Eldar si seppe che erano messaggeri dei Signori dell'Occidente.
Ecco cosa era accaduto a Valinor: i Valar avevano tenuto consiglio per scegliere alcuni emissari da inviare in soccorso dei figli di Ilúvatar, e dapprima si pensò di scegliere tre Maiar tra i più saggi e potenti. "Essi dovevano essere infatti potenti, pari a Sauron, ma dovevano dimenticare la potenza e vestirsi di carne in modo da trattare alla pari con Elfi e Uomini e guadagnarsene la fiducia. Questo però li avrebbe esposti a pericoli, diminuendone la sapienza e conoscenza e obnubilandoli con paure, precauzioni e stanchezze causate dalla carne". Curunír, o Curumo, fu scelto da Aulë, mentre Alatar fu chiamato da Oromë. Manwë chiese allora di Olórin il Grigio, ma questi dichiarò di essere troppo debole per tal compito e di temere inoltre Sauron. Ma proprio per questo, come gli disse Manwë, dovette unirsi agli altri due; alché Varda commentò: "Non come terzo", e di questa frase sempre Curumo conservò memoria. Infine altri due si presentarono e Curumo prese con sé Aiwendil, chiamato poi Radagast, mentre Alatar scelse come compagno Pallando.
Gli Istari giunsero circa nell'anno 1000 della Terza Era e vagarono per molti secoli nella Terra di Mezzo, guidando i popoli liberi e sedendo insieme a loro. Non si sa con precisione quale fine fecero i due Stregoni Blu, ma sembra ormai certo che essi si spinsero ad Est, forse come emissari di Oromë che li aveva scelti e che nei Tempi Remoti percorse quelle regioni. Altri sostengono che lì fondarono regni di stregoneria fallendo nel proprio scopo di guida e messaggeri dei Valar. Quello che si apprende con certezza dal Libro Rosso invece, è che Radagast compì solo parzialmente il proprio dovere e col tempo finì col non essere più coinvolto dalle vicende della Terra di Mezzo. Saruman vagò invece molto nelle regioni orientali, ma nell'anno 1759 della Terza Era si stabilì ad Orthanc sotto invito del Re di Rohan e del Sovrintendente di Gondor. Già prima della Guerra dell'Anello però, egli cominciò a covare il desiderio di potere e ben presto bramò di possedere l'Unico. Questo d'altronde non deve stupire: egli era un Maia di Aulë, come del resto lo era Sauron, ed entrambi finirono col mutare l'amore per la terra e le pietre in bramosia e cupidigia per la forgiatura di oggetti di potere. Fu lo stesso Saruman, nel tempo del tradimento, a definirsi "creatore di anelli" e Gandalf sostenne che egli aveva ormai perso interesse per le cose che crescono. Mithrandir quindi fu l'unico che sacrificò tutto se stesso, fino anche alla morte, nella lotta contro il Nemico. Più di una volta egli dichiarò di non poter prendere decisioni per i Popoli Liberi, ma la sua guida fu comunque decisa e salda e si rivelò infine determinante. Nella Quarta Era, quando gli Eldar salparono per Valinor, egli abbandonò finalmente la Terra di Mezzo che tanto aveva amato, e tornò fra i suoi pari.


scritto da: nextor